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Il corridoio bizantino
al confine tra
Marche e Umbria
di
Gabriele Presciutti Maurizio Presciutti
Giuseppe Dromedari


E’ ormai opinione condivisa fra gli storici che l’invasione longobarda determinò una vera e propria frattura nella storia d’Italia, che portò nei circa due secoli di vita del regno longobardo indipendente, all’elaborazione di nuovi modelli sociali, politici, culturali e religiosi. Altrettanto assodata fra gli studiosi è l’idea dell’esistenza di un cosiddetto "corridoio bizantino", ovvero di un’esile striscia di territorio che i bizantini cercarono di difendere strenuamente per mantenere il collegamento fra Ravenna, la capitale politica, e Roma, la capitale religiosa. Questa ricerca si è prefissa di indagare il "corridoio bizantino" e, nei limiti del possibile, di avanzare delle ipotesi di ricostruzione geografica del suo tratto appenninico al confine fra Marche e Umbria. Era questa la parte più impervia e rischiosa per i viaggiatori dell’epoca, compresa fra le alte rupi della Gola del Furlo (Pu), la scoscesa e lunga valle fra Cagli e Cantiano e il confine con l’Umbria tra Scheggia, Gubbio, Pietralunga e Città di Castello. I risultati sono di grande interesse e talvolta sorprendono, aprendo nuove ipotesi di studio ed approfondimento. Gli studiosi e gli appassionati di storia saranno spinti, è questa la speranza, a guardare al nostro territorio con un occhio diverso, più consapevole dei tanti e duraturi segni lasciati da un periodo storico durante il quale è cambiato praticamente tutto.  


Pianello di Cagli
viaggio nella storia
di una vallata

di
Gabriele Presciutti Maurizio Presciutti
Giuseppe Dromedari

La storia della vallata di Pianello è ripercorsa dalle prime presenze umane, risalenti all’età del ferro, fino all’epoca medievale quando l’abbazia di San Pietro di Massa assunse il ruolo di punto di riferimento spirituale, politico ed economico di tutta la comunità territoriale, entrando inevitabilmente in conflitto con la nascente autorità comunale di Cagli. Il libro, basandosi sulle fonti storiche documentali, cerca di ricostruire gli eventi storici, i personaggi, i castelli, le chiese, i nomi dei luoghi e le vie di comunicazione di epoche ormai lontane e cancellate dalla memoria, con l’ntento di riordinare in modo coerente il frutto dei pochi studi già effettuati sul territorio di Pianello, fornendo altresì spunti e contributi originali per ulteriori approfondimenti che, ci auguriamo, potranno arrivare in futuro grazie alla collaborazione di tutti gli appassionati.



Vita illustrata di
Federico da Montefeltro
Duca di Urbino
di
Francesco Ambrogiani
prefazione di Giuseppe Dromedari

Federico da Montefeltro diventò signore di Urbino nel 1444 all’età di ventidue anni e governò ininterrottamente la città fino alla morte, avvenuta nel 1482.
In quel periodo avvenne qualcosa di irripetibile nella storia dell’antica signoria dei Montefeltro: grazie alle ricchezze accumulate esercitando il mestiere della guerra Federico costruì in Urbino un palazzo la cui fama si propagò in tutta Europa ed avviò una mole sterminata di lavori che coinvolsero tutte i paesi a lui soggetti.
La straordinaria vita del duca è stata raccontata in numerosissimi libri; ora, per la prima volta, viene proposta in un racconto a fumetti, che associa testi e disegni.
I testi sono stati tratti dalle biografie più autorevoli; ma anche i disegni sono stati tratti da fonti ugualmente autorevoli: infatti le armature dei cavalieri, i vestiti, le acconciature, gli arredi, sono stati ripresi dalle pitture degli artisti dell’epoca: primi fra tutti Piero della Francesca e Paolo Uccello, poi Pisanello, Gentile da Fabriano, Vittore Carpaccio, e numerosi altri.
Inoltre, i disegni hanno consentito di dare espressione a quegli aspetti che una biografia scritta trascura, o lascia in ombra: come, ad esempio, immaginare il viso del duca da giovane, o la sua persona vista dalla parte dell’occhio ferito nel torneo che gli cambiò i connotati; seguire l’invecchiarsi del personaggio, con il volto che si fa cadente; ricostruire il profilo di Urbino prima che fosse edificato il palazzo con i due torricini; immaginare rocche e castelli su monti innevati, e tante altre cose ancora.


Il corridoio bizantino al confine tra Marche e Umbria.
The Byzantine corridor on the border between Umbria and Marche.
Le couloir byzantin à la frontière entre l'Ombrie et les Marches.
Die byzantinische corridor an der grenze zwischen Umbrien und Marche.
El corredor bizantina en la frontera entre Umbría y Las Marcas.

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